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lunedì 16 luglio 2012
UNA SPREMUTA PER IL CUORE
L'Umanità e la Madre Terra vanno preservate e protette, questa è la mission di Green Yatra, un'associazione non governativa indiana che ho scoperto da poco. Come lei ce ne sono centinaia, forse migliaia al mondo, direte voi. Perchè questa ha attirato la mia attenzione? Perchè su un potente mezzo di comunicazione e divulgazione come facebook, sponsorizza un brillante metodo per "sturare" le coronarie. L'immagine promozionale recita: "Nessun bisogno di angioplastica o bypass, dì no all'angioplastica".
Ed ecco la ricettina. Prendete una tazza di succo di limone, una tazza di succo di zenzero, una tazza di succo d'aglio e una tazza di aceto di mele; mischiate i succhi e fateli bollire a fiamma bassa fino a che si saranno ridotti del 25%; mescolate il composto con una tazza di miele naturale e conservate in una bottiglia pulita. Modo di somministrazione: prendere un cucchiaio di questo succo una volta al giorno prima di colazione. L'ostruzione venosa scomparirà lentamente. In calce l'nvito a diffondere il rimedio miracoloso fra amici e parenti.
Ora, non ho dubbi che Green Yatra abbia a cuore il bene del nostro pianeta, ma credo che cerchi subdolamente di eliminarne gli abitanti.
Alcune osservazioni sono inevitabili.
La prima, faceta, è che sicuramente chiunque adotti questo sistema vedrà calare drammaticamente la propria attività sociale, aumentando il rischio di morire in solitudine.
Più seriamente, se parliamo di coronarie (e menzionando angioplastica e bypass credo non ci siano dubbi), occorrerebbe che qualcuno informasse l'inventore del metodo suddetto che si tratta di arterie e non di vene. Parrebbe un dettaglio, ma da un punto di vista squisitamente anatomo-fisiologico la differenza è sostanziale. Mi chiedo che studi possa vantare il padre del succo miracoloso: dubito medicina, a meno che non abbia saltato a piè pari alcuni fondamentali.
Altra cosa: si parla di scomparsa di ostruzioni già presenti, non di prevenzione primaria. Cioè, se mi venissero a dire che sorbendo l'intruglio tutti i giorni per tutta la vita ho buone probabilità di evitare un'ischemia coronarica, potrei anche accettare il consiglio. In fondo la pozione è ricca di antiossidanti, quindi ci può anche stare. Ma qui mi si consiglia di curare una patologia grave accertata con una spremutina. Scherziamo? E se mentre aspetto che lentamente il trombo si "sciolga", mi viene l'infartazzo che mi manda al creatore? Che faccio?
La cosa davvero inquietante è il seguito che tutto questo ha. La pagina dell'associazione può vantare più di 33000 "mi piace" e a chiosa del metodo naturale ci sono centinaia di commenti entusiastici e ringraziamenti. E' una cosa pericolosissima.
L'altra notizia preoccupante è che pare vogliano aprire un centro medico gratuito.
Sul sito invitano a fare donazioni d'ogni tipo. Denaro, computer, attrezzature...
Quasi quasi mando uno spremiagrumi.
sabato 7 luglio 2012
INTERVALLO
E' da un po' che non scrivo.
Il motivo è il ranocchio qui sopra, che, tanto per mantenere alto il livello di adrenalina in famiglia, ha pensato di anticipare l'arrivo in questo mondo.
E che ingresso trionfale!
Sarà, forse, perchè in questo mesi di pigia pigia sui tasti del computer per dare forma al seguito del romanzo, ha percepito una certa propensione della madre per il genere splatter. Dev'essersi detta:"Ah, è così che le piace? Accontentiamo mammina..."
Sono quasi fiera di mia figlia, che con il musino indifferente dell'innocenza più pericolosa, non dico che mi ha quasi mandato al creatore, ma un certo impegno ce l'ha messo.
La convalescenza forzata in ospedale mi ha dato modo di trarre alcuni spunti per post successivi, ma ho voluto fare una pausa e rendere omaggio alla nuova arrivata. Ragazzi, sono una mamma anch'io. Degenere, forse, ma pur sempre mamma.
In fondo, anche a regina di Alien voleva bene ai suoi cuccioli (e la mia creatura ha tratto alcuni spunti dai medesimi...).
Tenere vivo il blog, nel prossimo futuro, non sarà semplice. L'anemia non aiuta i neuroni, il parto cruento non aiuta la posizione seduta (e scrivere in piedi è una tortura), due figli e un trasloco fanno il resto. Ma mi impegnerò.
Ho voluto la bicicletta...adesso pedalo (senza appoggiarmi sul sellino!)
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