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mercoledì 31 ottobre 2012
NEONATI PERENNEMENTE SVEGLI: perle di saggezza antropologica
Cosa c'entra col blog?
Si da' il caso che quanto riportato sotto sia il risultato di una ricerca scientifica. Si da' anche il caso che l'argomento interessi la sottoscritta.
Due piu' due...
Ho una figlia che dorme pochissimo.
Questo si traduce in una perenne ricerca di metodi per convincerla che ci sono luoghi alternativi al grembo materno ove consumare un appagante riposino. Sospetto che la predilezione per le braccia della madre, sia piu' che altro dovuta alla necessita' di avere una tetta a portata di bocca, viste la mole e la viracita' della "piccola", ma quale che sia la ragione, mi sono messa in testa di fargliela passare.
Navighicchiando sul web, mi sono imbattuta nel sito di un'antropologa (di cui per pieta' tacero' il nome), che spiega cosa sia naturale e normale per un bambino.
Mamme di tutto il mondo, tenetevi forte.
Secondo l'illuminata ricercatrice, ogni neonato e' predisposto a poppare ogni quarto d'ora. Questo dipenderebbe dalla rapidita' con cui viene digerito il latte materno. L'assurda volonta' delle madri di allungare le pause a 3-4 ore, e' un'aberrazione contro natura. Di qui, la automatica necessita' che l'infante viva in grembo alla propria madre, notte e giorno. Basta con la stramba idea di usare una culla o un lettino! I figli vanno tenuti nel lettone finche' ciucciano il latte, cosa che secondo le accurate ricerche antropologiche della scienziata, dovrebbe protrarsi per almeno due anni e mezzo (ma l'ideale sarebbe 6-7 anni). Sempre stando alle sue fonti, il dormire accanto alla madre ridurrebbe il rischio di morte per apnea, perche' la genitrice avrebbe modo di accorgersi immediatamante che qualcosa non va.
Lasciatemi dire la mia.
E' fin troppo evidente che l'antropologa non ha figli. In caso contrario, e' fortemente probabile che la si trovera' a pezzi nel freezer di casa nonappena la discendenza avra' raggiunto la puberta'.
E' assodato che i casi di morte improvvisa neonatale siano molto piu' frequenti quando i neonati dormono fra i genitori o accanto ad uno di essi. Senza contare che una madre che si e' scarrozzata il figlio tutto il giorno, e' talmente stravolta che se si addormenta non si sveglia nemmeno a cannonate, altro che apnea...
E poi... le mammelle dispensano latte, non idraulico liquido. Sono lieta che sia digeribile, ma 15 minuti mi paiono francamente pochini.
Sara' anche normale, ma una madre che si sottometta alle suddette regole della Natura, e' destinata a finire come la Franzoni.
Per ultimo, l'antropologa porta ad esempio il comportamento madre-figlio delle scimmie. Con tutto il rispetto, rifiuto l'idea che quello che va bene per un macaco debba andar bene anche a me. Prima di tutto, non ho mai visto un'amadriade alzarsi alle sei e mezza di mattina per andare a lavorare, il mio pasto e' piu' elaborato di una fila di termiti su un bastoncino e se mio marito avesse i tempi dell'amore di uno scimpanze' avrei da ridire. Insomma, tutto o niente.
Mi riapproprio della mia umanita' e cerco una soluzione al problema, dando piu' credito a Estivill o a Tracy Hogg.
In fondo non faccio altro che seguire la MIA natura.
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Cara Valentina, ti sono vicinissima per il mio vissuto personale e sottoscrivo ogni sillaba del tuo pensiero.
RispondiEliminaIn bocca al lupo e... resisti!
Ti ricordo come donna grintosa e caparbia, piena di risorse, ma l'insonnia toglie energia ad ogni nostro proposito. Temo inoltre che la tua piccola possa aver ereditato alcune tue caratteristiche e, se così fosse, sei spacciata.;-)
Carmen
Credo, in effetti, che la genetica remi contro. Pare che io non abbia dormito per i primi due anni della mia vita... NON CI POSSO PENSARE! Ma se dev'essere scontro fra cape toste, sia. Confido nell'esercizio per vincere la guerra: essere vecchi avra' ben qualche vantaggio! ;)
RispondiEliminaDue anni e mezzo! Per la PRECISIONE!!!
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